Ciao a tutti, nuovo post, come funziona una caffettiera? Oggi vi voglio far vedere la lezione del maestro Vincenzo Nunziata.
Sotto potete trovare una caffettiera da usare in classe per poter scrivere nel quaderno le sue parti ecc. Per la foto a colori, invece, usata da Vincenzo ho cercato l’autore perché non metto mai cose di cui non conosco la fonte (come spesso succede anche con le mie foto) ma ho notato che è usata da tantissimi siti diversi, molti dei quali cinesi quindi presumo che sia pubblica.
Vi lascio direttamente alla spiegazione di Vincenzo
Il caffè: re indiscusso delle nostre colazioni, piacevole pausa pomeridiana, fonte di gusto ed energia dal profumo inebriante. Dal 1933, anno in cui Alfonso Bialetti ha inventato la prima caffettiera, è diventato possibile preparare un buon caffè tra le mura domestiche. Una moka si compone di tre parti principali: 1) una caldaia che accoglie l’acqua da portare ad ebollizione,
2) un filtro meccanico a forma di imbuto che viene riempito con caffè macinato.
3) una parte superiore che raccoglie la bevanda quando è pronta.
A questo punto il procedimento è alquanto inuitivo: si riempie la parte inferiore della moka con acqua, si posiziona il filtro e lo si riempie di polvere di caffè, si avvita il compartimento superiore su quello inferiore ed infine si dispone la caffettiera su una fonte di calore.
Di certo ognuno di voi ha provato almeno una volta a fare il ‘suo’ caffè, ma sapete realmente cosa accade all’interno della moka? La maggior parte delle persone pensa che mettendo la moka sul fuoco si porti l’acqua ad ebollizione, il vapore passi nel filtro e condensi mentre risale verso l’alto, fuoriuscendo nel raccoglitore superiore. Ebbene non è così! In realtà “alla temperatura di ebollizione dell’acqua”, “la pressione all’interno del serbatoio di una caffettiera da tre tazze sarebbe di circa 1700 atmosfere, e questo vorrebbe dire che la maggior parte degli italiani detiene un piccolo numero di pericolosi ordigni nelle proprie case.”
Ma allora come funziona realmente una caffettiera?
Dopo aver ultimato la preparazione della moka bisogna tener presente che nella caldaia, sopra all’acqua, è presente un certo volume di aria. Mettendo la macchinetta sul fuoco, il calore del fornello scalda sia l’acqua (ma solo una piccola parte di essa evapora) sia il sottile strato di aria che la sovrasta. L’aria, riscaldandosi, aumenta la sua pressione e tende ad espandersi, in quanto le molecole di cui è composta si muovono ad una velocità maggiore.
L’espansione dell’aria comprime l’acqua presente nella caldaia che viene così spinta verso il basso; nel momento in cui la forza esercitata dal vapore vince la forza di gravità l’acqua si dirige verso l’unico ‘sfogo’ che ha a disposizione e, quindi, risale attraverso l’imbuto del filtro. Passando attraverso il filtro, l’acqua si trasforma nella nota bevanda estraendo dalla polvere di caffè la caffeina e tutti gli aromi che contraddistinguono; essa risale infine attraverso il cosiddetto “camino” ed il caffè, ormai pronto, si raccoglie nella parte superiore della moka. Quando infine l’acqua situata nel serbatoio inferiore inizia a scarseggiare, essa sgorga nel contenitore superiore mista ad aria calda dando vita al caratteristico borbottio della caffettiera ed indica che il caffè è “quasi pronto”!
www.crearegiocando.it
Grazie mille a Vincenzo, per la vostra caffettiera da quaderno per scrivere parti cliccate qui:
Se volete fare un lavoro ispirato alla pop art lo pubblicherò presto